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Visioni sarde: il cinema sostenibile e femminile conquista Roma per la Giornata dell’Ambiente

admin EVENTI, FESTIVAL

Ieri a Roma, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, presso la Casa del Cinema di Villa Borghese, si è svolto l’importante appuntamento di Visioni Sarde – Visioni Italiane. La serata, organizzata da IL GREMIO dei Sardi a Roma in collaborazione con Fondazione Sardegna Film Commission (FSFC), Cineteca di Bologna e Associazione Sardi “Antonio Gramsci” di Torino, ha visto la presentazione di Bentu, ultimo film di Salvatore Mereu, seguito da sette cortometraggi Made in Sardegna.

Casa del cinema roma visioni sarde bentu

La presenza di Salvatore Mereu -anche se online per delle difficoltà sopraggiunte all’ultimo minuto- nella serata dedicata ai registi di Visioni Sarde non è casuale. L’artista proviene, infatti, dalla fila dei tanti registi che dopo l’esordio a Visioni Italiane hanno poi proseguito brillantemente la loro carriera raggiungendo pieno successo.

Per i corti di Visioni Sarde è stata anche prevista l’assegnazione del premio del pubblico, decretato da chi era presente in sala, il quale ha deciso di conferirlo all’unica opera a guida femminile presente.

la venere di milis visioni sarde

Parliamo de La Venere di Milis, girato nel 2022 da Giorgia Puliga con Carmen Corona, Angelo Orlando e Carla Oro. Una storia che si dipana tra tentativi di imboscamento da parte di Toni agricoltore rassegnato, equivoci e momenti di suspense, con le donne del passato lontano o quelle del presente sempre forze motrici del destino degli uomini. I compiti organizzativi sono stati affidati, come negli ultimi anni, all’Associazione dei Sardi di Roma “Il Gremio” che offre le più ampie garanzie di successo. Retto da Antonio Maria Masia occupa nel mondo dell’associazionismo, una posizione di assoluta preminenza per quantità e qualità delle sue iniziative.

Il Circolo, operando in Roma, capitale d’arte e cultura, ha improntato, sin dalla sua costituzione (nel 1911 come Associazione dei Sardi Roma, e 1948 con il nome Gremio), la sua attività su alti livelli di eccellenza. Oltre ad Antonio Masia, la serata è stata arricchita dagli interventi di Stefania Divertito (Consulente per la strategia sostenibile e narrazione green della FSFC), la quale ha raccontato il pionerismo del cinema sardo nelle nuove pratiche di sostenibilità dell’audiovisivo, insieme ad Enzo Cugusi (Dirigente storico del Circolo Gramsci di Torino), il quale ha introdotto i diversi cortometraggi e dato voce ai registi.

Oltre a La Venere di Milis, sono stati presentati anche:

  • 12 Aprile di Antonello Deidda. Un ironico viaggio nel tempo che unisce il mitico giorno, in cui nel 1970 la squadra di calcio del Cagliari vinse lo scudetto e quello del 2020, in pieno lockdown, in una città deserta e inquietante;
  • Fradi miu di Simone Contu. Un pastore deve vendicare la morte del fratello maggiore, ucciso molti anni prima sotto i suoi occhi di adolescente. Ma la vendetta non si addice alla sua indole pacifica, o almeno così sembra;
  • Mammaranca di Francesco Piras. Giovanni e Michele hanno undici e nove anni e vivono in un quartiere popolare della periferia di Cagliari. La vita dei due bambini sembra cambiare dopo l’arrivo improvviso di un gratta e vinci;
  • Santamaria di Andrea Deidda. Negli anni d’oro della boxe un giovane si prepara al primo incontro della sua carriera: la scalata all’Olimpo del pugilato inizia sul ring di un piccolo paese dove finte, diretti e montanti svelano la potenza dei sogni di un boxeur ragazzino;
  • Senza te – Without you di Sergio Falchi. Un anziano che ha perso la moglie vive da solo il primo periodo della pandemia. A causa del Covid non può avere rapporti neppure con la nipote che gli porta da mangiare e vive nel ricordo dell’amore della sua vita;
  • Una splendida felicità di Simeone Latini. Eleonora ha 16 anni ed è pietrificata da ciò che sta accadendo. Più il virus si diffonde, più la paura paralizza la sua vita di adolescente, con la famiglia e gli amici. Troverà la forza rifugiandosi nella poesia e in lei risuoneranno le parole di conforto e incoraggiamento della nonna.