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Alghero nel cuore di Parigi: il film di Naitza racconta l’avventura di Hollywood in Sardegna

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PARIGI – Il cuore di Alghero – il maestoso promontorio di Capocaccia, emblema della città catalana e simbolo della costa del Corallo – pulsa a Parigi dal 4 al 16 giugno (più il 24 giugno e l’1 luglio) per un ciclo quotidiano di proiezioni del film L’estate di Joe, Liz e Richard, la produzione che ha esordito alla Festa del Cinema di Roma e conquistato il titolo di miglior documentario al Kingston International Film Festival di Londra. Scritto e diretto dal regista Sergio Naitza, prodotto da Karel, il film sarà proiettato al Saint-André des Arts, l’istituzione cinematografica diventata riferimento del cinema d’autore, nel Quartiere Latino di Parigi.

Riconosciuto come opera di alto e diffuso interesse per il pubblico cinematografico internazionale, L’estate di Joe, Liz e Richard ricostruisce fra aneddoti, testimonianze e ricordi, un set memorabile: quello del film Boom!,  uscito in Italia con il titolo La scogliera dei desideri,  che nel 1967 portava la grande Hollywood e le sue più celebri icone – i “divi” Elizabeth Taylor e Richard Burton – ad ormeggiarsi nel golfo algherese con il panfilo Kalizma, per prendere parte alle riprese, diretti dal Maestro del cinema Joseph Losey sulla sceneggiatura firmata da Tennessee Williams. Il film è stato realizzato in collaborazione con il MiC Ministero italiano della Cultura, la Regione Autonoma della Sardegna e la Fondazione Sardegna Film Commission, con il sostegno di Fondazione di Sardegna, Fondazione Alghero, Società Umanitaria- Cineteca Sarda.

L'estate di Joe, Liz e Richard

Alghero, dunque, sul grande schermo a Parigi nel giugno 2025: L’estate di Joe,Liz e Richard offre ampia ricostruzione delle location in cui si snoda il racconto, con generose riprese del promontorio di Capocaccia, dei flutti che si frangono sulle falesie rocciose, dell’incantevole penisola dove venne edificata la Villa bianca, the “White villa” diventata set del film. Il documentario incorpora clip estratte da Boom!, foto di scena, ritagli della stampa dell’epoca. Era l’11 agosto del 1967 quando venne dato il primo ciak, il 23 ottobre quando fu battuto l’ultimo. Il film uscì nel 1968, proprio nel fatidico mese di maggio culmine delle rivolte studentesche, mostrando un lato politico che all’epoca non era stato percepito: la parabola della ricca donna isolata nella sua villa-prigione era chiaro riferimento a una borghesia prossima alla sconfitta.

sergio naitza kingston festival

Non a caso in tempi recenti il film è stato rivalutato fino a diventare un cult movie, una pellicola iconica. Lo spiegano nel documentario il regista di culto della scena indipendente USA John Waters, grande estimatore di Boom!, che racconta perché una pellicola così inetichettabile è diventata il film della sua vita. Mentre il critico cinematografico francese Michel Ciment, a lungo direttore della rivista Positif, mancato a fine 2023, offre una delle sue ultime interviste filmate e approfondisce l’ispirazione di Joseph Losey intorno a un film incompreso al momento della sua uscita, ma sorprendentemente visionario e profetico sulla disgregazione della borghesia. 

E scorrono le testimonianze di chi ha assistito alle riprese: come Patricia Losey, la moglie del regista Joseph Losey, scomparsa due mesi fa, nel marzo 2025, a Parigi, dove aveva scelto di vivere. Il documentario propone la sua ultima intervista filmata, nella quale ricorda le giornate sul set a Capocaccia, schiudendo molti aneddoti legati alla genesi del film, alla scelta della location, all’arrivo dei divi in Sardegna e ai dialoghi fra Losey e i “divi” Elizabeth Taylor e Richard Burton. Anche l’attrice Joanna Shimkus – la moglie di Sidney Poitier – offre le sue preziose memorie, raccolte a Los Angeles: unica superstite del cast, nel film di Losey interpretava il ruolo della segretaria di Elizabeth Taylor. 

E c’è il fotografo internazionale Gianni Bozzacchi, riportato sul set di Alghero per rivivere i ricordi dei giorni della lavorazione: Bozzacchi fu il fotografo personale di Elizabeth Taylor e proprio con Boom!  prendeva avvio la sua carriera e la lunga storia di collaborazione e amicizia con la star americana. A Roma il gioielliere Gianni Bulgari racconta il rapporto di Liz Taylor con i gioielli e spiega come i suoi preziosi che la diva indossava nel film abbiano rafforzato il carattere del personaggio. Il musicista anglo-indiano Viram Jasani, che giovanissimo sul set interpretò il suonatore di sitar, ricompone da Londra i suoi ricordi e aneddoti sull’atmosfera e i protagonisti di Boom!. 

Fra le voci vicine a Taylor e Burton anche quella di Jacques Durussel, al tempo del set giovane chef  a bordo dello yatch Kalizma, e spesso al loro fianco anche nelle trasferte a Londra e nello chalet di Gstaad. A firmare i costumi del film fu un quasi esordiente Karl Lagerfeld, con la sua geniale creatività. Filo rosso del film il gruppo di turisti stranieri guidato da Giulia Naitza, che ha il ruolo di una guida incaricata di portare la comitiva alla scoperta di Capocaccia, proprio dove il film venne girato e dove fu costruita la grande villa, set della pellicola di Joseph Losey. Nel documentario anche un gruppo di comparse algheresi, arruolate dalla produzione con le più svariate mansioni: fattorini, runner, elettricisti, assistenti. Voci che nel documentario si rincorrono in un variegato coro, nel quale la testimonianza lascia spazio al ricordo, all’aneddoto, alla cronaca, talvolta al pettegolezzo. 

L’estate di Joe, Liz e Richard  ha la fotografia di Luca Melis, il montaggio di Rossana Cingolani con il regista Sergio Naitza, le musiche di Romeo Scaccia e le animazioni di Bruno D’Elia. Sarà programmato al cinema Saint-André des Arts di Parigi, nell’ambito del ciclo Decouvert dal 4 al 16 giugno e inoltre il 24 giugno e il primo luglio.  Il film è realizzato con il contributo del MiC Ministero della Cultura, della Regione autonoma della Sardegna e della Fondazione Sardegna Film Commission, e con il sostegno di Fondazione di Sardegna, Fondazione Alghero, Società Umanitaria-Cineteca Sarda, Erich Jost produttore associato, in collaborazione con Europa Cultura.

A Boom! il regista Sergio Naitza ha dedicato il libro L’avventura de La scogliera dei desideri. Fra cronaca, documenti, leggenda e critica (edizioni Quaderni della Cineteca Sarda), nel quale arricchisce il racconto con generosi estratti dall’epistolario inedito fra Tennessee Williams  e Joseph Losey, e dal diario di Richard Burton, e con ulteriori memorie e testimonianze degli algheresi coinvolti nella lavorazione del film.  Tratto da un tormentato testo teatrale (The milk train doesn’t stop here anymore) che fu un fiasco a Broadway, Boom! racconta la storia di Mrs Goforth, una ricca vedova di sei mariti, interpretata da Elizabeth Taylor, che vive in una villa isolata a picco sul mare, in precarie condizioni di salute. Mentre sta dettando al registratore le sue memorie, compare Richard Burton nelle vesti de “L’angelo della morte”, un poeta vagabondo di cui accetterà la compagnia e col quale intreccerà un controverso rapporto. Intorno ai protagonisti aleggia l’atmosfera dei turbolenti e creativi anni Sessanta e si stagliano le potenti suggestioni di una location selvaggia e unica.

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