DEU CI SIA
Ophir Production srl
Gianluigi Tarditi
Mario Olivieri, Clara Murtas, Clara Farina, Fabio Vannozzi, Carla Orrù, Daniele Meloni, Michele Carboni
Sceneggiatura: Gianluigi Tarditi; Fotografia: Ferran Paredes Rubio; Montaggio: Gianluigi Tarditi; Scenografia: Maurizio Pusceddu; Costumi: Stefania Grilli; Musica: Gianluigi Tarditi; Produttore: Simone Montaldo, Felicina Della Vecchia
La vicenda si sviluppa nel dialogo, a senso unico, tra il capofamiglia, costretto a letto, e i parenti riuniti al suo capezzale. Questi sfruttano il rito dell’ammentu (in cui tradizionalmente venivano ricordate le colpe al moribondo, in modo tale da potersi pentire prima della morte) per dare sfogo ai propri rancori, pensieri e sentimenti che, regole e convenzioni sociali, avevano impedito di far emergere. Tutto si consuma in un breve lasso di tempo, dove si erge su tutti, con autorevolezza e solitudine, la figura della misteriosa femina agabbadora. Assai popolare in Sardegna fino alla fine del XIX secolo, si occupava delle nascite, di curare i malati e, quando necessario, di abbreviare la sofferenza dei moribondi. Il metodo più usato era un colpo alla tempia con un martello di olivastro (mazzolu).
L.R. 15/2006 art. 9 – Distribuzione
40.000 EURO